Wenlok una volta a terra raggiunge Annika e le chiede di sposarlo, ma lei rifiuta perché aveva già compreso il carattere ambiguo dell’uomo. Wenlok a causa del rifiuto di Annika, la punisce trasformando in statue di pietra, con la sua bacchetta magica, sia i genitori di Annika, giunti là per fermarlo, che tutti i sudditi del regno. Ma proprio quando Annika stava per fare la stessa fine, dal nulla compare Pegaso un cavallo alato che la aiuta a fuggire dalle grinfie del malvagio Wenlok.
Wenlok avvertì però Annika che aveva solo tre giorni per riflettere sulla sua proposta di matrimonio: se non l’avesse sposato prima del termine, la sua famiglia e il suo popolo sarebbe rimasto per sempre di pietra.
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