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La fiaba di Lilli e il Vagabondo — Mondo Bimbo
19 marzo 2024

La fiaba di Lilli e il Vagabondo

lilli e il vagabondo fiaba

E’ ormai calata la notte, e sta nevicando da molte ore. Una bianca coltre ricopre la città.

In un elegante quartiere di Londra, ogni villa è riscaldata da un bel fuoco ed è illuminata dalle luci
colorate dell’abete… In ogni casa si aspetta con gioia lo
scambio dei doni.

E’ la notte di Natale! E’ scoccata mezzanotte… In una
graziosa villetta, Gianni Caro porge alla giovane moglie il suo regalo. “E’ per te, Tesoro. Buon Natale!” “Oh, Gianni Caro, è il capellino che desideravo…quello col fiocco?!” “Be’ il fiocco c’è, ma…” risponde il marito con un sorriso malizioso. Tesoro solleva piano piano il coperchio della scatola e… “Che amore!” esclama scorgendo un tenero cucciolo infiocchettato.

Che deliziosa cagnetta! La chiamerò Lilli!” Passano le settimane e Lilli diventa l’incontrastata reginetta di casa. E tra coccole
e amore, Lilli compie sei mesi. Per l’occasione, i suoi padroni le regalano il collare con la piastrina.

“Ti sta a pennello!” le dice Tesoro allacciandole la cinghietta. Lilli si guarda compiaciuta allo specchio e poi corre dai suoi due amici Fido e Whisky per farsi ammirare.

Whisky è un terrier molto distinto e Fido è un bracco grande e grosso. Entrambi sono di razza pura e di buone maniere. In gioventù Fido è stato un famoso cane poliziotto dal fiuto eccezionale, ma ora con la vecchiaia, ha perso l’olfatto.

Lilli è la mascotte dei due, una vicina davvero molto, molto amata.
“Guarda guarda, Miss Lilli ha il collare!” esclama Fido. “Sembra ieri
quando Lilli si affilava i dentini sulle pantofole di Gianni Caro, e adesso eccola una signorina in erba!” osserva Whisky compiaciuto.

Ma improvvisamente qualcosa cambia nella vita di Lilli. Tesoro e Gianni Caro mutano atteggiamento verso la loro diletta: non la coccolano più, non giocano più con lei, non la portano più a spasso.

E Tesoro passa interi pomeriggi a lavorare a maglia. Lilli se ne sta sdraiata in giardino, afflitta, con lo sguardo perduto nel vuoto e l’aria assente. “E’ qualcosa che ho fatto, suppongo!” confida un giorno ai suoi amici.

Loro si scambiano uno sguardo complice e le spiegano: “Tesoro sta aspettando un marmocchio…” “Sì, un delizioso fagottino… di guai, che ti porta lo scompiglio in casa.” A parlare è Biagio, un cane vagabondo, che ha sentito i discorsi dei tre. “E poi… aspetta che arrivi l’erede… Ricordati, bambina: nel cuore umano c’è posto solo per una data quantità d’ affetto, e quando arriva un pupo… il
cane deve farsi da parte!”

Lilli non vuole credere alle parole di quello strano individuo e gli gira le spalle sdegnata.

Il bambino finalmente arriva! In casa c’è un continuo andirivieni. Le carezze, i complimenti, i regali sono tutti per lui. Sembra che nessuno si accorga della povera Lilli.

“Ma che cos’è un pupo?” si chiede triste la cagnolina. Un bel giorno
prende coraggio, sale le scale e arriva davanti alla camera, entra, si avvicina cauta alla culla e… finalmente scopre cosa è un bebè!

Lilli si intenerisce: è così grazioso! E un giorno, chissà, potranno diventare amici… Due mesi dopo Tesoro e Gianni Caro partono per un viaggetto e arriva zia Sara per accudire il bambino e… Lilli.

Ma, povera Lilli, la terribile zia è un vero gendarme e non sembra gradire per niente la presenza della cagnetta. Infatti, non appena la vede avvicinarsi alla culla del piccolo, la scaccia stizzita, e inoltre… ha portato con sé due odiosissimi gatti siamesi!

I due fratelli mettono il naso dappertutto. Con un balzo sull’armadio, si avvicinano alla gabbia del canarino. “Guarda un po’
quel poverino… deve annoiarsi tutto solo nella gabbia… teniamoli compagnia,” propongono, complici, i malandrini. “Oh, no! Non fate così!” grida Lilli che, per un pelo, è appena riuscita a salvare il pesce rosso.

“Fermatevi!” implora. Ma i due sfrontati si scatenano ancor di più, la gabbia dondola pericolosamente… Infine i terribili siamesi perdono l’equilibrio, si attaccano alle tende e… patatrac! La
gabbia cade a terra, l’acquario si rovescia, il vaso si rompe!

Quando arriva zia Sara, richiamata dal baccano, i fratelli assumono un’aria angelica e tutte le colpe ricadono su Lilli. “Che succede qui?” urla la zia.

“E’ stata certo quella orribile bestiaccia ad aggredire i miei poveri
micetti innocenti!” Un quarto d’ora più tardi Lilli viene trascinata dalla furente zia in un negozio di animali.

“Buon giorno, signora, in che cosa posso servirla?” chiede il commesso. “Una museruola, e che sia bella forte!” “L’ultimo tipo: guinzaglio e museruola in uno, ora glielo mettiamo…” e con un rapido gesto infila la museruola alla cagnolina.

La poverina spaventata si divincola, si dibatte e.. con un ultimo strappo si libera dalle mani dei suoi “carcerieri”, e fugge dal negozio a zampe levate.

Come se non bastasse, la disgraziata viene inseguita da tre cani
feroci e rabbiosi. Per fortuna Biagio, il simpatico cane vagabondo, si trova a passare da quelle parti .

Drizza le orecchie a quel gran baccano e, rendendosi conto di quanto sta accadendo, immediatamente scatta in difesa della bella cagnolina. Con un balzo d’atleta si para davanti alle tre belve inferocite e inizia una battaglia a suon di morsi, senza risparmio
di colpi.

Lilli assiste al combattimento, con il cuore in gola. Ma alla fine…
il suo eroe ha la meglio e riesce a mettere in fuga i tre avversari.

Ora la piccola può uscire dal suo nascondiglio. “Ehi, bimba, che diavolo ci fai qui in periferia?” chiede Biagio a Lilli. “Credevo che tu… Oh, poverina!” esclama il vagabondo impietosito, scorgendo la museruola.

“Dovremo toglierti questo arnese. Bè, credo di conoscere il posto adatto, vieni con me!” Così Lilli segue il suo salvatore che la precede spedito. “Bene, eccoci arrivati!” dice il cane con una certa soddisfazione. “Ma è lo zoo!” esclama Lilli stupita.

“Noi non possiamo entrare…” sussurra Lilli. Ma grazie a un espediente di Biagio i due riescono a introdursi nel giardino zoologico. “Vieni,” dice alla cagnolina, “troviamo qualcuno che ti tolga la museruola!” “Oh, il coccodrillo! Forse può fare al caso nostro. Ehi, cocco, credi che potresti tagliare questo aggeggio con un morso?” chiede Biagio.

Ma ben presto si accorge che le reali intenzioni dell’altro sono
ben diverse e fa appena in tempo a sottrarre Lilli alle sue fauci spalancate.

Ma ecco l’idea giusta: “Ehi, un castoro!” esclama Biagio. “E’ proprio quello che ci vuole. Amico, saresti così gentile da liberare la mia compagna?” Poichè il castoro sembra troppo indaffarato per occuparsene, gli propone un baratto.

Un deciso colpo di denti, e guinzaglio e museruola saranno
suoi: potrà servirsene per trasportare piccoli tronchi. L’affare è fatto. Il castoro si avvicina alla cagnolina e, con un morso le recide la cinghietta.

Lilli è finalmente libera. “E’ fatta!” esclama felice. I due amici escono dallo zoo; ora bisogna risolvere un altro problema: la cena.

Biagio invita Lilli da Tony e Joe, amici pizzaioli. I due sono entusiasti della nuova fidanzatina del vagabondo. “Stasera menù speciale per Biagio,” dice Tony a Joe.

“Due spaghetti al dente con polpettine di carne…” Che cosa chiedere di più di una cenetta a lume di candela, rallegrata dal canto e dalla fisarmonica di Tony e dal mandolino di Joe? Un po’ più tardi, i fidanzati si concedono una romantica passeggiata nel parco e come tutti gli innamorati del mondo si scambiano la loro eterna promessa d’amore.

Il giorno dopo i due si risvegliano in un’alba di fuoco. Davanti a loro, vallate e montagne tinteggiate di rosa si perdono all’orizzonte. “Ed è tutto nostro se lo vogliamo, bimba!” le dice
Biagio, mostrando il panorama. “Sarebbe davvero bello…”

Lilli sta per cedere alla tentazione “… Ma chi baderebbe al pupo? Io devo tornare…” decide guardando il compagno. “Hai vinto!” sospira desolato Biagio. “Vieni ti riaccompagno a casa!”

Mentre camminano, tutt’a un tratto il vagabondo si arresta davanti a
un reticolato…”Non per cambiare argomento, bimba, ma hai mai dato
la caccia alle galline?” chiede divertito, indicando il pollaio accanto.

“Ci mancherebbe altro!” risponde sdegnata Lilli. “Oh, oh, allora non
hai mai vissuto! E’ divertente. Vieni piccola, vivi finchè ne hai il tempo.”

“Ma non faremo loro del male?” domanda Lilli. “Nooo, gli daremo
solo qualche emozione,” la rassicura Biagio. Così i due “briganti” si introducono di soppiato nel pollaio, portando lo scompiglio: nuvole di piume volano ovunque! “ma che succede là dentro?” tuona
all’improvviso la voce del padrone, seguita da una fucilata.

“E’ il segnale di tagliare la corda!” grida Biagio, dandosi precipitosamente alla fuga. “Vieni, bimba, seguimi… no, non da quella parte! La povera cagnetta è stata catturata e trasportata al canile.

“E’ lei la colpevole, non ho dubbi!” dice l’accalappiacani, consegnandola nelle mani del custode: “L’ho colta sul luogo del misfatto, tutta piena di piume, sbattila dentro con gli altri…”

Chiuse nelle loro celle, cani di tutte le razze attendono un destino incerto. Non appena Lilli fa la sua comparsa tra i prigionieri, i loro occhi si puntano su di lei.

Confusa e smarrita, scoppia in lacrime. “Guardate che tipetta aristocratica è arrivata. Ma dove credi di essere, a palazzo, mia bella signorina?” commenta un grosso mastino vedendola.

“Non farci caso, piccola,” la consola Boris, un cane russo molto distinto. “Tu hai la piastrina e questa è il tuo passaporto per la
libertà. Come vedi, qui non ce l’ha nessuno, per questo siamo prigionieri e senza scampo… Non come Biagio, che riesce sempre a farla franca!”

“Biagio?” chiede Lilli rizzando le orecchie. “Quello sì è un tipo che non si fa mai accalappiare,” interviene Gilda, una cagnetta gentile e generosa. “L’ha fatta in barba a tutti gli accalappiacani della città… Non ci crederai, bellezza, ma in qualunque brutto pasticcio si trovi, lui riesce sempre a cavarsela!

Oh, ma anche Biagio ha il suo tallone d’Achille, il suo punto
debole: le belle cagnoline. Ci sono state Lulù, Cosetta e Fifì, Guanita, Chichita… ehhh!” sospira Gilda.”Già ma, verrà un giorno in cui ne incontrerà una molto diversa,” la interrompe Boris.

“Una creatura delicata che cercherà in lui rifugio e protezione… e quel giorno, preso dal vero amore… il poverino si distrarrà, le guardie lo cattureranno, e per Biagio sarà la fine!”

Ma proprio mentre Boris pronuncia queste ultime, drammatiche
parole, entra l’accalappiacani e dice, rivolgendosi a Lilli: “Coraggio, piccola, sono venuto a riportarti a casa.

Sei troppo per bene per restare qua.” E così la cagnolina lascia i suoi nuovi amici e abbandona il canile. Lilli ora è a casa, sdraiata accanto alla sua cuccia. E’ triste e avvilita.

Fido e Whisky, i vicini fedeli e discreti, vanno a farle visita. “Lilli, Miss Lilli, si può?” chiedono i due. “Vi prego, non voglio vedere nessuno. Siete molto gentili e ve ne sono grata, ma…”

Lilli si interrompe perchè all’improvviso sente la voce di
Biagio: “Bimba, bimba…” Lilli gli volta le spalle, irritata, e i due vicini si allontanano… La cagnetta è molto arrabbiata
con Biagio, che ritiene responsabile di quanto le è accaduto.

“Che c’è, non mi dai più confidenza? Su, andiamo, bimba, non è stata colpa mia: credevo che tu mi seguissi a ruota, davvero, e quando ho sentito che eri finita al canile…”

“Oh, non mi parlare di quell’orribile posto!” balbetta Lilli tra le
lacrime. “Ho provato tanta paura!” “Coraggio, chi mai farebbe del male a una cosetta delicata come te?” la rincuora Biagio.

“Cosetta… già, ora che ci penso: chi è Cosetta? E chi sono Lulù,Fifì, Guanita e Chichita? Per quanto mi riguarda, non ho più bisogno delle tue attenzioni.

Addio, e portati via questo!” gli grida risentita, gettandogli l’osso che Biagio le aveva portato in regalo. Lui se ne va mogio, con la coda tra le zampe.

Ma dopo che Biagio se ne è andato, Lilli, rintanata nella sua cuccia, è ancora più triste di prima. Piange sconsolata, le sue lacrime si confondono con le prime goccie di pioggia che iniziano a cadere dal cielo cupo.

Intanto un grosso ratto, approfittando della distrazione di Lilli e del frastuono del temporale, si introduce di soppiato nel cortile della casa. E’ stato attirato dall’odore del neonato.

Che mai vorrà fare quell’orribile bestia?

Lilli lo vede e si mette ad abbaiare, ma purtroppo è saldamente legata a una catena, e a nulla servono i suoi latrati: il ratto si arrampica sul muro della casa e, attraverso la finestra, si infila proprio nella camera del bambino.

Insospettito dall’insistente abbaiare di Lilli, Biagio arriva al cortile giusto in tempo. Subito chiede preoccupato: “Che succede,
bimba?” “Un topo!” grida lei affannata.

“E’ di sopra, nella stanza del pupo!” “Dimmi, come posso entrare?” “Cerca la porticina sulla veranda!”

Mentre Biagio si getta coraggiosamente all’inseguimento del malvagio ratto, zia Sara, risvegliata dai latriti di Lilli e dai rumori
provenienti dall’interno della casa, balza sul letto inviperita.

“Oh, no! Ancora quella piccola peste! Cosa avrà da arrabbiare tanto?” si chiede furente, sentendo aumentare sempre più il baccano. Biagio, intanto, entra deciso nella camera del bambino per salvarlo.

Appena in tempo! Il topo era già sulla culla e sta per saltarci dentro. Ma il vagabondo è più veloce. Con un balzo raggiunge la bestia, l’afferra e la getta a terra.

Scoppia una lotta all’ultimo sangue, in un groviglio di zampe, unghie e denti aguzzi e taglienti come lame. Per entrambi è questione di vita o di morte.

Lilli, che intanto è riuscita a spezzare la catena, entra trafelata nella camera e si precipita accanto alla culla, che durante il terribile combattimento si è rovesciata.

All’improvviso tutto si placa… Biagio esce da uno angolo zoppicando: si lecca una zampa ferita, ma ha uno sguardo di trionfo. Ha vinto! Lilli intravede la vittima in un angolo.

Non fanno in tempo a gioire insieme che arriva la zia, brandendo minacciosa una scopa. Quando vede la culla rovesciata e sente il pianto del bambino, non ha alcun dubbio: quei due maledetti cani sono la causa di tutto il disastro.

“Ah, bestiacce dannate, via, indietro! Finirete al canile comunale! Lo chiamo immediatamente!” urla, e intanto imprigiona il povero Biagio dentro uno sgabuzzino.Lilli invece viene afferrata per il collare, trascinata giù per le scale e poi sbattuta senza alcuna pietà nella cantina buia.

A nulla servono i suoi guati. Zia Sara si precipita a telefonare al canile: “Giovanotto, esigo che lei o qualcun altro venga a prelevare subito un cane randagio!”

I padroni di Lilli arrivano proprio nell’istante in cui l’accalappiacani sta trascinando via l’innocente Biagio. “Cosa è accaduto?” chiedono curiosi.

“Sono venuto per prendere questo randagio,” risponde l’accalappiacani. “Aveva assalito un bambino…” A queste parole i due giovani corrono in casa terrorizzati, mentre Whisky e Fido assistono sbigottiti alla cattura del vagabondo.

Tesoro e Gianni Caro si tranquillizzano subito: il bimbo sta bene. Poi liberata Lilli, la seguono sulle scale. “Che stai cercando di dirmi?” si sforza di capire il giovane entrando nella camera del piccolo.

I suoi interrogativi trovano presto una risposta… Gli basta poco per capire quanto è appena accaduto: nella stanza c’è un topo. Il misterioso comportamento di Lilli è chiarito.

Ora bisogna salvare… il salvatore!Anche Whisky e fido hanno sentito tutto. Fido propone: “Dobbiamo fermare quel carro! Seguiremo la pista.” “Guardiamo in faccia la realtà,” osserva Whisky scoraggiato. “Lo sappiamo tutti e due che l’odorato l’hai perso da un sacco di tempo!”

Ma Fido non gli dà retta: è già intento a seguire la traccia. Intanto, Lilli e Gianni Caro, stanno tentando di raggiungere il carro su un’auto lanciata a forte velocità. Devono assolutamente arrivare in tempo.

Miracolo! Fido ce l’ha fatta: ha ritrovato la pista e… il carro. I due cani si gettano pericolosamente vicino alle ruote e agli zoccoli dei cavalli che, spaventati dai latrati, si arrestano di botto. Il carro sbanda e si rovescia su un lato.

Nello stesso istante arriva l’auto con Lilli e Gianni caro. La cagnolina salta giù e si precipita verso il carro preoccupata. Come starà Biagio? Ma il suo “fidanzato” sta benone e, anzi, le chiede con la sua solita aria scanzonata:

“Ciao, bimba. Come mai da queste parti?” Finalmente a casa!

Anche i più vagabondi a volte decidono di mettere la testa a posto! Ma ecco che arrivano visite. Sono Whisky e Fido. Quest’ultimo è molto
orgoglioso di aver dimostrato che il suo fiuto è ancora potente come una volta… “Oh,oh!” commenta Fido, “vedo che anche tu hai un bel collare…”

“E con tanto di piastrina!” sottolinea Whisky. “Ne ho sentito l’odore non appena ti sei avvicinato. Bene, ragazzi miei, vi vedo felici!” E? passato un anno dall’inizio della storia.

Biagio e Lilli sono più innamorati che mai e festeggiano il loro primo Natale insieme circondati dall’affetto e dalla allegra baraonda della loro cucciolata. ne hanno avuti quattro: tre graziose cucciolette, tutte il ritratto della mamma, e un rumoroso cucciolotto grigio, somigliante a papà.

E tutti quanti, insieme agli immancabili Fido e Whisky, posano per una foto, a ricordo delle loro belle avventure.



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